Storia del gioco d’azzardo in Italia
Il gioco d’azzardo in Italia si fa risalire al 500 nella città di Venezia, dove esso veniva praticato all’aperto. Bisognerà però aspettare il 1678 per l’apertura nella stessa città della prima sala da gioco italiana. Il casinò di Venezia era chiamato il ridotto. Durante il Regno d’Italia e nei primi decenni della Repubblica, l’Italia tenne però un atteggiamento molto restrittivo nei confronti del gioco d’azzardo, limitato a 4 casinò, al Totip e al Totocalcio. Solo a partire degli anni ‘90 si avrà una progressiva liberalizzazione.
Perché la regolamentazione e la legislazione sul gioco d’azzardo online sono importanti?
Quando si gioca online, e si affidano i propri soldi a un casinò o a un sito di scommesse, si spera che i soldi che si stanno giocando siano al sicuro e che le normative sul gioco ci tutelino. Quasi tutti i paesi hanno una regolamentazione sul gioco d’azzardo e quella italiana è piuttosto dettagliata. Una regolamentazione del gioco serve anche a tutelare il giocatore e a fare sì che esso non possa essere truffato da operatori privi di scrupoli. Il possesso di una licenza, normative chiare sulle transazioni, l’obbligo per i siti di gioco online di garantire un gioco equo sono elementi molto importanti perché si possa giocare in tranquillità.
Legge italiana sul gioco d’azzardo terrestre
Sin dai tempi del Regno d’Italia, il nostro paese ha avuto regole molto restrittive sul gioco d’azzardo. Infatti, fino agli anni ‘90, solo 4 casinò avevano la licenza per operare in Italia, ed erano ammessi solo limitati giochi a premi: segnatamente il Totocalcio, il Totip (Ippica) e il Lotto. Anche le sale slot machine, oggi fiorenti, sono state per lungo tempo considerate illegali, e non era consentito giocare d’azzardo in locali pubblici né in case private, pena pesanti sanzioni. Se la situazione riguardante i casinò terrestri non è cambiata (ne sono rimasti solo 3, ovvero Venezia, Saint Vincent e Sanremo), a partire dagli anni ‘90 c’è stato il via libera per l’installazione di slot machine in bar e sale da gioco, ed è fiorito il fenomeno dei concorsi a premi e dei gratta e vinci.
Leggi sul gioco d’azzardo online
La regolamentazione italiana sul gioco d’azzardo prevede innanzitutto che i casinò online debbano operare con regolare licenza che un tempo era rilasciata dall’AAMS ed ora è affidata direttamente all’Agenzia dei Monopoli (ADM). I casinò che operano in Italia devono utilizzare software che garantiscano un gioco equo, in particolare indicando ai giocatori le probabilità statistiche di vincita rispetto a quanto giocato (il cosiddetto RTP, acronimo in lingua inglese per Return To Player). Per garantire le decisioni consapevoli del giocatore, è anche stabilito che l’utente, prima di cominciare a giocare, stabilisca preventivamente la percentuale massima di ricarica settimanale, per evitare che egli possa invece prendere decisioni improvvise, magari in preda al cosiddetto “tilt”. E’ inoltre stabilito che solo chi ha superato i 18 anni possa giocare, e per questo motivo viene richiesto ai giocatori di provare la loro maggiore età inviando al sito un proprio documento di identità per la verifica. L’autorità italiana si occupa anche di prevenire qualsiasi tipo di truffa.
Licenza per l’esercizio del gioco d’azzardo
Chi vuole operare nel settore del gioco online, deve acquisire una regolare licenza rilasciata da un’autorità abilitata. Esistono diverse autorità che rilasciano licenze di gioco a seconda delle aree geografiche (in Italia se ne occupa l’ADM, precedentemente l’AAMS). In tutti i casi, la licenza ha un costo e rappresenta non solo un onere per chi la acquisisce, ma anche una garanzia per il giocatore che, una volta visualizzata la licenza del sito al quale si sta iscrivendo, può sapere che si accinge a giocare presso un operatore che rispetta le normative previste in quella giurisdizione, che prevedono sempre tra le altre cose la garanzia di un gioco equo, la regolarità dei pagamenti, la solvibilità di chi ha ottenuto la licenza.
Giurisdizioni del gioco online
Sebbene Internet abbia un pubblico globale, non esiste un unico atto legislativo che copra la legalità del gioco d’azzardo online per il mondo intero. Invece, la maggior parte dei paesi ha le proprie leggi locali che si occupano delle questioni legali e normative pertinenti. Queste leggi possono variare notevolmente da una regione all’altra, il che significa che ciò che è legale e ciò che non lo è dipende interamente da dove vivi. Per complicare ulteriormente le cose, molte regioni apportano anche modifiche periodiche alla loro legislazione. In Italia, la normativa è stata ad esempio recentemente aggiornata con il divieto di pubblicità diretta del gioco online.
I rischi del gioco online
Grazie al facile accesso ai siti di gioco d’azzardo online, il gioco d’azzardo online può creare più dipendenza rispetto al gioco d’azzardo tradizionale. Se un giocatore abituale sta cercando di eliminare o ridurre il gioco d’azzardo, dovrebbe evitare il casinò o qualsiasi luogo con giochi. Tuttavia, quando si tratta di gioco d’azzardo online, è sufficiente un dispositivo con una connessione Internet. L’unico elemento di dipendenza è che quel dispositivo con una connessione Internet ha altri usi, che si tratti di lavoro, ricerca, comunicazione con familiari e amici, social media, ecc. E’ però possibile per ovviare a questo problema installare software che inibiscono l’accesso a determinati siti.
Informazioni sull’istituto di regolamentazione che sovrintende al settore
In ogni Stato o giurisdizione, accanto a una normativa che disciplina il settore del gioco d’azzardo, esiste un istituto di regolamentazione che si occupa di rilasciare le licenze e di sovrintendere a quel settore. In Italia, tale autorità fino al 2012 era denominata AAMS, istituita nel lontano 1927 per occuparsi dei servizi di monopolio di produzione, importazione e vendita dei sali e tabacchi e produzione e vendita del chinino di Stato, e alla quale era stata successivamente assegnata anche la competenza per la regolamentazione del gioco online. Dal 2012, tale funzione è stata invece direttamente avocata dalla ADM, acronimo per Agenzia dei Monopoli.
Di cosa è responsabile l’ADM?
In Italia, come detto, è l’ADM l’autorità competente per sovrintendere all’esercizio del gioco d’azzardo. Il suo ruolo, è innanzitutto quello di concedere a chi voglia operare in Italia le licenze per poter offrire i giochi agli utenti del nostro paese. E’ importante sottolineare come non siano solo le aziende con sede legale in Italia a dover richiedere una licenza all’ADM, ma che essa deve essere ottenuta a tutti gli operatori, anche esteri, che intendono rivolgere la loro offerta a giocatori italiani. L’ADM, una volta rilasciata la licenza, ha anche il compito di vigilare sul rispetto delle normative italiane sul gioco d’azzardo da parte degli operatori, intervenendo in caso di violazioni per sanzionarli e, nei casi più gravi, con la revoca della licenza. L’ADM si occupa anche di vigilare sul divieto, introdotto nel 2018, di pubblicità online del gioco d’azzardo, e sul cosiddetto “gioco responsabile”, ovvero tutte le normative atte a scoraggiare il fenomeno della dipendenza da gioco.
Tassazione del gioco d’azzardo
In tutti i paesi, in varia misura gli stati prevedono una tassazione del gioco d’azzardo offline o online. Tale tassazione può essere fatta direttamente sulle vincite dei giocatori, o a monte sulle attività di gioco, o su entrambe le cose. In Italia, una recente ricerca dell’Ufficio Parlamentare del bilancio ha calcolato come, sul payout totale delle vincite al gioco degli ultimi anni, l’80% circa sia andata ai giocatori, il 10% agli operatori, e il residuo 10% abbia costituito gettito fiscale per lo Stato. Va peraltro sottolineato come nelle ultime finanziarie sia progressivamente aumentata la pressione fiscale sul gioco d’azzardo, spesso considerato fonte aggiuntiva di gettito per finanziare misure straordinarie di sostegno al reddito o di solidarietà.
Conclusioni
Tutti i paesi disciplinano in vario modo il settore del gioco d’azzardo, per fare in modo che solo le aziende che rispettano le regole abbiano accesso al settore. Garantire un gioco equo, evitare le truffe, prevedere che i giocatori siano pagati puntualmente e che gli operatori abbiano bilanci in regola e solidità finanziaria sono alcune delle regole comuni. In Italia il ruolo di sovrintendere a queste normative è affidato all’ADM, subentrata nel 2012 all’AAMS. Compito dell’ADM è non solo quello di rilasciare una licenza di gioco a aziende italiane o straniere che si rivolgono al mercato italiano, ma anche di controllare che tutte le regole siano rispettate, di evitare truffe ai giocatori e a far sì che essi possano mettere in atto un gioco responsabile senza cadere nella dipendenza.
Cristiano Coccanari è un content writer di Synergy Casino. Dopo gli studi in Legge all’Università di Perugia, ha iniziato a lavorare sin dai primi anni 2000 nei settori del web marketing, della pubblicità online e del copywriting. Collabora stabilmente con magazine e portali italiani con articoli su società, finanza, tecnologia e iGaming. Appassionato della Rete fin dai suoi albori, nel tempo libero ama viaggiare e guardare serie TV.